TORONTO – Gli otto anni di amministrazione Tory hanno lasciato solo macerie a Toronto. Non solo ci troviamo a dover fare i conti con il nodo sicurezza, con le aggressioni quotidiane sui mezzi della Ttc, con il dramma della viabilità soffocata da lavori in corso continui e la dittatura delle piste ciclabili che impediscono agli automobilisti di spostarsi da un quartiere all’altro della città in tempi accettabili e con le tasse di proprietà che hanno raggiunto livelli record: ora a Toronto improvvisamente siamo nel bel mezzo di un brusco risveglio dell’intera amministrazione cittadina che deve fare i conti con un buco di bilancio imbarazzante provocato – questo almeno secondo la narrazione dell’ex sindaco – dalla pandemia di Covid 19, dalle spese che sono aumentate e dagli introiti che sono crollati. Un rosso di 933 milioni di dollari, stando a quanto messo nero su bianco nel budget cittadino del 2023. City Hall si aspettava il pronto soccorso degli altri livelli di governo, ma le sue speranze si sono rivelate una chimera.
TORONTO – Il taglio delle tasse sulla benzina sarà esteso per un altro anno. Ad annunciarlo ieri, durante un’insolita conferenza stampa domenicale, è stato Doug Ford, che ha confermato come il governo provinciale rinuncerà anche per il 2023 a una porzione della accise sul carburante. Si tratta di un balzello di 5,7 centesimi al litro, un provvedimento attivato la scorsa estate in concomitanza con l’aumento repentino del costo della benzina, che aveva abbondantemente sfondato il muro dei 2 dollari al litro prima di scendere sui valori tradizionale…