TORONTO – Kuné significa “Insieme” in Esperanto, la lingua creata dall’oftalmologo di Varsavia Ludwik Lejzer Zamenhof nel 1887, che intendeva creare un “mezzo” universale per la comunicazione internazionale. Quindi, quale parola (e linguaggio) migliore per nominare un’orchestra composta da elementi provenienti da ogni angolo del mondo?
TORONTO – S’infiamma la campagna elettorale in vista delle elezioni del 26 giugno. Ad alimentare la polemica è ancora una volta l’ex consigliere comunale Rob Davis, che nei giorni scorsi aveva attaccato a muso duro Olivia Chow per i suoi legami con una fondazione creata dalla stessa ex parlamentare neodemocratica. Davis ha pubblicato un comunicato stampa nel quale punta il dito direttamente contro le consigliere comunali Paula Fletcher e Lily Cheng colpevoli, a suo dire, di avergli impedito di partecipare a un incontro pubblico per la creazione di abitazioni da destinare ai senzatetto. In sostanza, lo stesso identico trattamento denunciato da un altro candidato alla corsa a sindaco, Giorgio Mammoliti.
TORONTO – Giorgio Mammoliti, nella sua piattaforma programmatica nella corsa a sindaco, ha proposto di limitare la proliferazione a Toronto dei cosiddetti “safe injection site”, quelle strutture dove i tossicodipendenti possono andare a consumare eroina e altre sostanze stupefacenti supervisionati da personale sanitario. Strutture queste che inevitabilmente dividono l’opinione pubblica: da un lato, infatti, viene garantita e tutelata la salute di chi consuma droghe pesanti, dall’altro però la presenza di questi siti – sostengono gli oppositori – favorisce la proliferazione del degrado nelle zone dove vengono costruiti.
TORONTO – Stop al bon ton e alle buone maniere istituzionali: la campagna per la corsa a sindaco si inasprisce a Toronto. A dissotterrare l’ascia di guerra è stato Rob Davis, ex consigliere comunale candidato per il dopo Tory, che ha attaccato a muso duro Olivia Chow (nella foto sopra) sul fronte dei finanziamenti. In particolare Davis ha chiesto ufficialmente all’ex deputata neodemocratica di “sospendere la sua campagna fino a quando non farà piena divulgazione di tutti i donatori all’Institute for Change Leaders”.
TORONTO – È un annuncio che continua a far discutere quello fatto la scorsa settimana da Doug Ford. Il premier dell’Ontario ieri ha chiarito che il centro benessere privato, che verrà costruito come parte della riqualificazione di Ontario Place, non costerà nulla ai contribuenti, ma è stato poco chiaro riguardo gli altri costi associati all’intero progetto. “Non ci sono soldi pubblici in questo accordo… non costerà nulla ai contribuenti – ha detto Ford durante una conferenza stampa a Etobicoke – con altri sostenitori da un’altra parte, alla fine sarà così. Non posso rivelare nulla senza avere la conferma e i numeri esatti”.