TORONTO – Il Canada, l’Inghilterra e l’Olanda creeranno un gruppo di sostegno internazionale per garantire l’assistenza a lungo termine dell’Ucraina. Ad annunciarlo è stato ieri Justin Trudeau nel suo incontro con il premier britannico Boris Johnson e con il primo ministro olandese Mark Rutte. Un vertice, quello organizzato a Londra, nel quale il primo ministro canadese ha ribadito il pieno supporto del Canada all’azione della Nato contro l’invasione russa dell’Ucraina. Allo stesso tempo Trudeau ha annunciato una nuova serie di sanzioni, dirette in particolar modo contro dieci individui che fanno parte della ristretta cerchia del presidente russo Vladimir Putin e che sono “complici – ha detto il primo ministro – di un’invasione ingiustificata”…
TORONTO – Trovare nuovi strumenti per cercare di bloccare il conflitto e far ripartire la macchina della diplomazia. È questo uno degli obiettivi del viaggio di Justin Trudeau in Europa nel bel mezzo della crisi ucraina, con l’inasprirsi dei combattimenti e l’avanzata inesorabile dell’esercito russo. Il primo ministro canadese è partito ieri da Ottawa con destinazione Londra, dove oggi si incontrerà con la controparte inglese Boris Johnson e con il capo del governo olandese Mark Rutte. Il meeting, ovviamente, verterà sulla difficile situazione che si è venuta a creare in Ucraina, un tema questo che verrà affrontato anche domani, quando Trudeau raggiungerà altri tre Paesi, la Lettonia, la Germania e infine la Polonia, dove sono stanziate le truppe canadesi in missione come parte del contingente Nato…
TORONTO – Find new tools to try to stop the conflict and restart the diplomacy machine. This is one of the objectives of Justin Trudeau’s trip to Europe in the midst of the Ukrainian crisis, with the escalation of fighting and the inexorable advance of the Russian army. The Canadian prime minister left Ottawa for London, where he will meet with his British counterpart Boris Johnson and Dutch prime minister Mark Rutte.
TORONTO – Toccata e fuga. Meno di 24 ore dopo aver difeso la necessità di mantenere lo stato d’emergenza che attribuisce al governo dei ‘poteri straordinari’ o ‘speciali’, Trudeau ha revocato la misura lasciando tutti a bocca aperta. Un dietrofront, il suo, inaspettato e sbalorditivo. Solo due giorni prima il primo ministro aveva giustificato la necessità di mantenere le misure in vigore anche dopo lo sgombero di Ottawa e dei valichi di frontiera, perchè aveva detto, esiste la possibilità che i manifestanti tornino. Va da sè che dopo il primo momento di stupore è scoppiata la polemica. Con questo voltafaccia, in sostanza, Trudeau, è diventato un facile bersaglio, ha prestato il fianco ai suo avversari politici…
OTTAWA – Touch and run. Less than 24 hours after defending the need to maintain the state of emergency that gives the government ‘extraordinary’ or ‘special’ powers, Trudeau revoked the measure leaving everyone speechless. A reversal, his, unexpected and stunning. Only two days earlier the prime minister had justified the need to maintain the measures in force even after the eviction of Ottawa and the border crossings, because he had said, there is a possibility that the protesters will return. It goes without saying that after the first moment of amazement the controversy broke out. With this about-face, in essence, Trudeau, became an easy target, lent his side to his political opponents.