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I risultati delle elezioni raccontano una storia preoccupante

TORONTO – I risultati sono stati a malapena tabulati e un’orda di “scienziati politici”, commentatori e lobbisti di partito è emersa dal nulla per avanzare la loro interpretazione dell’esito delle elezioni in Ontario, 2022. C’era una specie di revisionismo nelle loro analisi, un tentativo di “interpretare per i semplicioni” cosa significassero realmente i loro voti per il PC… Read More in Corriere Canadese >>> 

Voto, è volata finale: una settimana per convincere gli indecisi

TORONTO – A una settimana esatta dal voto è partita la corsa dei partiti per convincere gli indecisi. Si tratta di una corposa fetta di elettorato che ovviamente fa gola a tutti i partiti: a seconda dei sondaggi, il valore oscilla tra il 15 e il 20 per cento degli aventi diritto che, a sette giorni dalle elezioni, non hanno ancora deciso per chi votare. Il Progressive Conservative punta a convincere chi ancora non ha preso una decisione definitiva per consolidare il netto vantaggio sulle altre forze politiche, così come confermano un po’ tutti i sondaggi dell’ultima settimana… Read More in Corriere Canadese >>> 

Una macchina del tempo per fare la pasta

Prosegue sul Corriere Canadese la pubblicazione degli articoli dedicati all’immigrazione italiana in Canada, che prendono spunto dalla storia degli oggetti che gli emigrati hanno portato con sé nel viaggio dal Belpaese alla nuova terra. L’iniziativa rientra nel progetto “Narrarsi altrove, viaggio tra i cimeli e i luoghi dell’anima” della poetessa Anna Ciardullo Villapiana e della docente Stella Paola, con la collaborazione di Gabriel Niccoli, professore emerito dell’Università di Waterloo e membro del consiglio di amministrazione dell’Italian-Canadian Archives Project (ICAP), network nazionale sotto i cui auspici opera il suddetto studio poetico.

La democrazia è una questione di numeri

TORONTO – È secondo l’accettazione comune che le decisioni così pervenute siano legalmente vincolanti ed eseguite. Grazie a Dio è ancora così, nonostante la dirompente abitudine umana di ignorare le decisioni che potremmo trovare personalmente indesiderabili. Per lo meno, il parlare/dibattere, sostituisce sparatorie, accoltellamenti e anarchia. Le elezioni sono un “sostituto civile” del caos e della violenza… Read More in Corriere Canadese >>>