TORONTO – La pandemia è tutt’altro che finita: il Covid-19 si sta riprendendo anche in Canada, così come in altri Paesi: l’Italia, per esempio. E ciò “non dovrebbe sorprendere”, come ha affermato il biologo evoluzionista genomico della McGill University, Jesse Shapiro. “Anche solo sulla base della diminuzione dell’immunità, con il tempo trascorso dall’ultima infezione o l’ultimo richiamo di vaccino, era prevedibile una nuova ondata”, ha detto Shapiro a varie testate giornalistiche. Nella maggior parte delle province canadesi, infatti, l’immunità non è così alta come potrebbe essere e per questo la Publich Health Agency of Canada (PHAC) ha già fatto appello a tutti affinché si “aggiornino” con i loro vaccini…
TORONTO – L’autore e saggista padovano Marco Malvestio (nella foto sopra) ha completato un post-dottorato nel dipartimento di italianistica all’università di Toronto nel 2020, passandone gli ultimi mesi nella morsa del primo lockdown. Nel 2021 è uscito il suo primo romanzo, Annette, scritto prima del COVID, un’esplorazione in chiave sperimentale dell’ossessione del narratore (che porta solo il nome dell’autore) per la pornostar tedesca Annette Schwarz, attiva fra il 2002 e il 2014. In quasi trecento pagine Malvestio ricostruisce, in parte immaginandola, la biografia personale e professionale di un personaggio reale ma al tempo stesso fittizio, una donna appena intravista, quasi percepita, più che conosciuta…
Il Corriere Canadese prosegue la pubblicazione degli articoli dedicati all’immigrazione italiana in Canada, che prendono spunto dalla storia degli oggetti che gli emigrati hanno portato con sé nel viaggio dal Belpaese alla nuova terra. L’iniziativa rientra nel progetto “Narrarsi altrove, viaggio tra i cimeli e i luoghi dell’anima” della poetessa Anna Ciardullo Villapiana e della docente Stella Paola, con la collaborazione di Gabriel Niccoli, professore emerito dell’Università di Waterloo e membro del consiglio di amministrazione dell’Italian-Canadian Archives Project (ICAP), network nazionale sotto i cui auspici opera il suddetto studio poetico…
TORONTO – Potrebbe sembrare una cattiva notizia, ma in realtà è buona: la maggior parte dei canadesi ha contratto il Covid-19 da quando Omicron e le sue sottovarianti altamente contagiose hanno fatto la loro comparsa. Praticamente, due canadesi su tre hanno avuto il coronavirus. E la notizia è buona perché, secondo gli esperti, questo, aggiunto alle massicce vaccinazioni fatte, genera un’ampia immunità o, comunque, una maggiore protezione contro le forme più gravi di Covid…