TORONTO – È stallo politico sulla controversa vicenda delle interferenze straniere sul processo elettorale del nostro Paese. Le dimissioni annunciate venerdì scorso dal relatore speciale David Johnston (nella foto sopra), che secondo i partiti d’opposizione avrebbero dovuto fare chiarezza sulla tabella di marcia da seguire per arrivare alla verità, alla fine dei conti hanno avuto l’effetto opposto. Ci troviamo, in sostanza, in una sorta di impasse, di limbo istituzionale dove nessuna delle parti in causa vuole assumersi la responsabilità di fare la prossima mossa, con accuse reciproche che non fanno altro che aumentare il clima d’incertezza nelle stanze del potere…
TORONTO – Stop al bon ton e alle buone maniere istituzionali: la campagna per la corsa a sindaco si inasprisce a Toronto. A dissotterrare l’ascia di guerra è stato Rob Davis, ex consigliere comunale candidato per il dopo Tory, che ha attaccato a muso duro Olivia Chow (nella foto sopra) sul fronte dei finanziamenti. In particolare Davis ha chiesto ufficialmente all’ex deputata neodemocratica di “sospendere la sua campagna fino a quando non farà piena divulgazione di tutti i donatori all’Institute for Change Leaders”.
TORONTO – Accuse e veleni alla commissione d’inchiesta sulla legislazione d’emergenza. Ad alimentarli è stato ancora l’ex capo della polizia di Ottawa Peter Sloly (nella foto sopra) nel controinterrogatorio condotto da David Migicovsky, legale del corpo di polizia della Capitale. È del tutto evidente che all’interno dell’Ottawa Police il clima sia ancora teso e i rapporti si siano incrinati…
TORONTO – Ancora accuse e veleni nella corsa alla leadership del Partito Conservatore. Mentre Pierre Poilievre continua la sua fuga nei sondaggi e allunga nei confronti dei diretti inseguitori, le rispettive campagna dei candidati sono impegnate in una lotta senza esclusione di colpi sullo scottante tema del tesseramento. Per ora, sulla questione, non esistono numeri ufficiali: non sappiamo cioè quanti nuovi tesserati ogni singolo candidato abbia portato in dote al partito, nuovi membri che saranno decisivi nella scelta del nuovo leader a inizio settembre…
TORONTO – Polemiche, accuse e veleni nella corsa alla leadership del Partito Conservatore. Il tutto con dei toni talmente accesi che diventa davvero difficile ipotizzare un clima di riconciliazione tra i vari candidati e le loro fazioni dopo l’elezione del leader il prossimo settembre: lo spettro di una possibile nuova divisione della destra canadese, dopo lo strappo di Maxime Bernier, diventa sempre più concreto…