VENEZIA – Sin dai tempi antichi la maschera ha avuto due funzioni: quella di celare l’identità e di trasformare la natura di chi la indossa. Indossando una maschera (non dimentichiamolo, in latino persona) nascondiamo al mondo i nostri tratti ed assumiamo le sembianze di chi o di ciò che ci pare. In prima battuta sono il teatro e le cerimonie religiose ad assumere il costume di indossare questi semplici oggetti concavi che ci velano, oggetti dal grande potere metamorfico. E in questi giorni di galani e frittelle come non pensare alle maschere colorate che popolano le calli e i campielli lagunari fino alle grandi sfilate in piazza San Marco? Ma la maschera ha sempre fatto parte della tradizione veneziana, anche slegata dal Carnevale? Scopriamolo insieme…
TORONTO – Le ali dorate dell’angelo del campanile più famoso del mondo. Una gondola scivola sull’acqua. E poi quel “Welcome” oramai familiare che accoglie lo spettatore: allora sappiamo che è giugno, l’Italian Heritage Month, e tempo della fortunata serie “Wish You Were Here: My Secret Venice”…
VENEZIA – Se siete degli irriducibili appassionati di serie tv e pellicole ambientate negli anni ’10 e ’20 del Novecento di certo avrete potuto ammirare sul piccolo e grande schermo la bellezza degli abiti “Delphos”, creazioni plissettate nate dal genio di Mariano Fortuny y Madrazo che di Venezia fece la sua patria elettiva…
Continua con il Friuli Venezia Giulia l’inchiesta del Corriere Canadese sul fenomeno migratorio dalle singole regioni italiane, con una particolare attenzione per il Canada. Tutti i dati sono stati elaborati sulla base del Rapporto Migrantes 2021…
VENEZIA – La sua poesia ha fatto il giro del mondo quando il mondo era “chiuso”, in lockdown, e neanche con le persone vicine si poteva parlare, se non con gli occhi. Poi, ha superato i confini del tempo: dallo scorso mese di maggio, giace in una capsula nel giardino della scuola del polo scolastico nel piccolo borgo di Buttapietra, in provincia di Verona (Veneto, Italia), che verrà dissotterrata e riaperta solo nel 2071, cinquant’anni dopo la pandemia. Per non dimenticare. Adesso “Parliamo con gli occhi”, la poesia di Agata De Nuccio tradotta in tutte le lingue del mondo e diventata, in pochi mesi, una sorta di inno multilingue (dall’Italiano all’Afrikaans, fino alla lingua dei Nativi Canadesi), ha ricevuto un ambìto riconoscimento: un premio speciale nell’ambito del “Log To Green Movie Award 2021”, che verrà consegnato dalla poetessa italiana nel corso della 78esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematogrfica di Venezia. L’appuntamento è per sabato 11 settembre, alle ore 13, al Lido di Venezia. →