Vent’anni di trasparenza sugli Ufo in Italia. “Grande attesa per le rivelazioni Usa”
Compie vent’anni l’attività di divulgazione, da parte dell’Aeronautica Italiana, dei dati militari relativi agli avvistamenti di oggetti volanti non identificati. A ricordarlo sono il CUN (Centro Ufologico Nazionale: www.centroufologiconazionale.net) e il CIFAS (Consiglio della Federazione Internazionale di Studi Avanzati: www.cifas-italia.net), presieduti rispettivamente da Roberto Pinotti e Vladimiro Bibolotti (nelle foto sotto, da destra a sinistra), i quali sottolineano che “l’Italia nel 2001 è stato il primo Paese al mondo a rendere pubblicamente disponibili” quei dati, fino ad allora ‘top secret’.
Era il 1978 quando l’allora Presidente del Consiglio, Giulio Andreotti, a seguito dell’ondata di avvistamenti di Oggetti Volanti Non Identificati (OVNI) occorsi in quell’anno, decise di designare l’Aeronautica Militare Italiana quale organismo istituzionale deputato a raccogliere, verificare e monitorizzare le segnalazioni inerenti gli OVNI (più conosciuti come UFO).
Attualmente tale attività viene svolta dal Reparto Generale Sicurezza dello Stato Maggiore dell’Aeronautica che appunto dal 2001 rende pubblici i dati raccolti. Non solo: chiunque desideri segnalare un evento correlabile ad un O.V.N.I. può farlo utilizzando la modulistica presente nell’apposita sezione del sito dell’Aeronautica (qui: Aeronautica Militare – OVNI).
“Questa azione – si spiega nella pagina – consente all’Aeronautica Militare di avviare un’indagine tecnica per identificare l’esistenza di una correlazione con eventi umani e/o fenomeni naturali che, se necessario, coinvolge anche altri organi competenti presenti sul territorio nazionale. Tale attività ha lo scopo di garantire la sicurezza del volo e nazionale. Una volta terminati gli accertamenti, gli episodi vengono pubblicati alla voce ‘Avvistamenti’ di questa pagina e, se non è stato possibile individuare una giustificazione tecnica o naturale, si classifica l’episodio come avvistamento di Oggetto Volante Non Identificato”.
La pagina presenta alcune tabelle (sopra e sotto) che evidenziano la distribuzione degli avvistamenti in Italia dal 2001 al 2021. “Per quanto riguarda gli avvenimenti antecedenti il 2001 – spiega ancora l’Aeronautica – è in corso, ad opera del Reparto Generale Sicurezza, un riordino dei dati al fine di una prossima pubblicazione.
Intanto, negli Stati Uniti cresce l’attesa per la pubblicazione da parte degli enti di intelligence del rapporto sugli UAP/UFO previsto dalla legge di autorizzazione per le attività di intelligence. A tal proposito, il CUN e il CIFAS, nel plaudere “all’ encomiabile impegno di trasparenza dell’Aeronautica Militare Italiana”, auspicano “che la pubblicazione del previsto rapporto negli Stati Uniti possa avere significative conseguenze per il riconoscimento del fenomeno degli Oggetti Volanti Non Identificati”, e confidano “che tali conseguenze saranno positivamente recepite anche in Italia”.
Tabelle tratte dal sito dell’Aeronautica Militare Italiana; la foto in alto è tratta dal celebre film “Incontri ravvicinati del terzo tipo”